domenica 15 novembre 2009

Autunno sul balcone

La coltivazione del nostro piccolo orto sul balcone non è solo una prerogativa della bella stagione. Adottando i dovuti accorgimenti è infatti possibile ottenere bei cestini di verdura da un piccolo terrazzo di città anche in autunno. Sono poche le variabili alle quali prestare attenzione, ma occorre valutarle tutte, con cura.
Innanzitutto, la scelta delle colture. Ovviamente, non sarà più possibile mettere a dimora pomodori, peperoni o zucchine, ma la nostra preferenza dovrà obbligatoriamente ricadere su ortaggi autunno-vernini o a ciclo colturale breve. Spinaci, ravanelli, lattughe, cime di rapa quarantina o sessantina, rucola, bietine da taglio, radicchi potrebbero rivelarsi le scelte vincenti. Potremo optare per cavolfiori, cavoli neri, verze e cavoli cappucci solo se avremo a disposizione vasi grandi e spazio sufficiente per ospitare piante di notevoli dimensioni e dal ciclo colturale piuttosto lungo.
Le irrigazioni. In autunno non sarà necessario irrigare quasi compulsivamente i vasi per tenere costantemente umida la terra. L'irradiamento solare drasticamente ridotto rispetto ai mesi estivi, le basse temperature, le piogge frequenti e l'umidità ci consentiranno di ridurre al minimo gli apporti idrici alle nostre piante. In caso di balcone o terrazzo esposto alla pioggia potranno trascorrere mesi interi senza alcuna necessità idrica aggiuntiva. L'accortezza richiesta in questo caso sarà quella di svuotare regolarmente i sottovasi per evitare di esporre le radici delle piante a pericolosi ristagni idrici.
L'esposizione. Molti balconi, nel periodo autunno-vernino, si gioveranno della luce del sole per fasi del giorno estremamente brevi. In alcuni casi, soprattutto fra novembre e gennaio, l'irradiamento solare potrà essere addirittura completamente assente sul nostro terrazzo. Talvolta occorrerà sfruttare al massimo la poca luce disponibile, spostando i vasi nella zona più luminosa del balcone, magari riponendoli in un luogo più riparato al crepuscolo. In caso di latitanza completa del sole, la coltivazione di alcune specie orticole risulterà estremamente difficoltosa e saremo costretti a ripiegare su varietà in grado di svilupparsi in ambiente di penombra. In tali situazioni estreme, alcune specie di lattuga potrebbero fare al caso nostro. Infine, è molto importante che il luogo dove posizioneremo i nostri vasi sia sufficientemente arieggiato, per prevenire lo svilupparsi di malattie fungine, ma nello stesso tempo al riparo dai venti gelidi invernali che risulterebbero dannosi per le piante, suprattutto nella fase iniziale del loro ciclo vegetativo.
La terra. Come per le colture primaverili-estive, anche per quelle autunno-vernine la scelta di un buon terriccio assumerà importanza fondamentale. Date le minori necessità idriche e l'abbondanza di umidità tipiche della stagione, risulterà fondamentale adottare opportuni sistemi di drenaggio, per esempio sistemando piccoli sassi o palline di argilla espansa sul fondo dei vasi e mescolando il terriccio con una buona quantità di sabbia per favorire lo sgrondo dell'acqua. Anche in questo caso, tuttavia, la scelta di verdure a breve ciclo colturale e quindi con minori necessità nutritizie potrà semplificarci non poco la vita, consentendoci di evitare ripetuti apporti di concime organico o fertilizzante minerale.

Le cime di rapa dimostrano di adattarsi perfettamente alle ridotte disponibilità di spazio del nostro terrazzo.

La coltivazione della lattuga "a foglia di quercia", praticata nella sua variante da taglio, può dare ottime soddisfazioni se seminata entro la fine di ottobre.

Per la sua grande rapidità nel ricaccio, la lattuga "salad bowl" si dimostra estremamente versatile nella coltivazione su balcone.

Lo spinacio "matador" teme la siccità e presenta un'ottima resistenza al freddo, tale da renderlo adatto alla coltivazione autunnale, con una buona produttività anche in vaso.


2 commenti:

luca ha detto...

Ciao,
E' veramente molto interessante il tuo blog!

Luca

Anonimo ha detto...

Grazie!!!