Il pomodoro "Canestrino di Lucca" è una tipica varietà toscana recentemente riscoperta e riportata in commercio da alcuni agricoltori delle province di Lucca e Pisa.
Ho effettuato il mio test di coltivazione su un terreno argilloso, dopo averne arricchito la struttura aggiungendo compost per evitare che il terreno "pietrificasse" sotto il caldo sole estivo. Essendo sprovvisto di semi, ho acquistato piantine con pane di terra presso un vivaio nella zona di produzione del pomodoro.
Messe a dimora ad aprile e coltivate su sostegni (trattasi di varietà a sviluppo rigorosamente indeterminato) e su due file accostate da tre piante ciascuna, dopo qualche incertezza iniziale le piantine hanno ben presto acquistato il vigore tipico di questa varietà, raggiungendo nel corso dell'estate un buon livello di crescita in altezza, pur limitato dalla natura "ostica" del terreno. Non hanno dato problemi di parassiti o malattie, nonostante non abbia utilizzato alcun prodotto antiparassitario di supporto (quando posso, tendo a evitare anche i derivati rameici).
Venendo finalmente ai frutti, in piena maturazione le bacche si presentavano di dimensioni medio-grandi, con forma variabile a seconda dell'altezza del palco fiorale sul quale erano originate. I pomodori nati sui palchi più alti apparivano più "rotondi" presentavano costolature più marcate, quelli sui palchi più bassi avevano aspetto maggiormente "periforme". Alcune bacche presentavano spaccature sulla parte superiore, che tuttavia non hanno provocato marciumi e non ne hanno compromesso in nessun modo la qualità organolettica.
Il sapore è stato eccellente in tutti i casi. Ottimi in insalata, con basilico e mozzarella.
Qualità da consigliare, la grande qualità dei frutti compensa la scarsa produttività delle piante. Immagino che irrigando con più regolarità e prestando maggiore cura nella concimazione e nella lavorazione del terreno si possano ottenere bacche di dimensioni davvero generose.
Ho effettuato il mio test di coltivazione su un terreno argilloso, dopo averne arricchito la struttura aggiungendo compost per evitare che il terreno "pietrificasse" sotto il caldo sole estivo. Essendo sprovvisto di semi, ho acquistato piantine con pane di terra presso un vivaio nella zona di produzione del pomodoro.
Messe a dimora ad aprile e coltivate su sostegni (trattasi di varietà a sviluppo rigorosamente indeterminato) e su due file accostate da tre piante ciascuna, dopo qualche incertezza iniziale le piantine hanno ben presto acquistato il vigore tipico di questa varietà, raggiungendo nel corso dell'estate un buon livello di crescita in altezza, pur limitato dalla natura "ostica" del terreno. Non hanno dato problemi di parassiti o malattie, nonostante non abbia utilizzato alcun prodotto antiparassitario di supporto (quando posso, tendo a evitare anche i derivati rameici).
Venendo finalmente ai frutti, in piena maturazione le bacche si presentavano di dimensioni medio-grandi, con forma variabile a seconda dell'altezza del palco fiorale sul quale erano originate. I pomodori nati sui palchi più alti apparivano più "rotondi" presentavano costolature più marcate, quelli sui palchi più bassi avevano aspetto maggiormente "periforme". Alcune bacche presentavano spaccature sulla parte superiore, che tuttavia non hanno provocato marciumi e non ne hanno compromesso in nessun modo la qualità organolettica.
Il sapore è stato eccellente in tutti i casi. Ottimi in insalata, con basilico e mozzarella.
Qualità da consigliare, la grande qualità dei frutti compensa la scarsa produttività delle piante. Immagino che irrigando con più regolarità e prestando maggiore cura nella concimazione e nella lavorazione del terreno si possano ottenere bacche di dimensioni davvero generose.