giovedì 19 marzo 2009

Le semine

Primavera inoltrata ed estate costituiscono il periodo nel quale la maggior parte degli ortaggi che la natura ci offre sono disponibili in abbondanza nei nostri orti. Il sopraggiungere della primavera, quando può dirsi definitivamente (o quasi) scampato il pericolo delle ultime gelate notturne, rappresenta dunque il momento migliore per "dare il via alle danze" e cominciare le semine. Se si escludono le specie prevalentemente invernali, anche alcune piante primaverili-estive (prezzemolo, piselli, porri, rucola, insalate varie, ecc..) germinano a temperature relativamente basse, per cui possono essere seminate direttamente in piena terra o in contenitori all'aperto a partire da febbraio-marzo. Altre (pomodori, peperoni, melanzane, zucche, cetrioli, basilico, ecc..) richiedono invece temperature più elevate ed è bene evitarne la semina in pieno campo prima che la temperatura esterna diurna si assesti intorno ai 15-20 gradi centigradi. Per anticipare l'inizio del ciclo vegetativo e quindi la raccolta dei frutti è possibile seminare in semenzai o vasetti al coperto a fine inverno e poi trapiantare direttamente le piantine all'aperto a partire da aprile.
La semina in semenzai o vasetti con successivo trapianto nei mesi caldi si addice particolarmente a piante quali pomodori, melanzane, peperoni e cucurbitacee. Fra i vantaggi offerti da questa modalità di coltivazione, vi è la possibilità di anticipare l'inizio del ciclo vegetativo e di risparmiare semenza, oltre a un uso più razionale dello spazio nell'orto (dove non rimarranno spazi vuoti lasciati da eventuali semi non germogliati). Per le aromatiche, le cicorie e le insalatine da taglio è necessaria nonchè decisamente più comoda la semina a spaglio direttamente in piena terra.

Tre sono le principali modalità di semina in pieno campo: a spaglio, a file, a postarelle.
La semina a spaglio si esegue spargendo il seme uniformemente sulla superficie del terreno, interrandolo successivamente con poco terriccio finemente lavorato. E' particolarmente indicata per specie da taglio e a rapida rivegetazione, soprattutto se con semi di piccole dimensioni. Richiede annaffiature uniformi e delicate, possibilmente a pioggia, per non spostare la semenza prima della germinazione, oltre a frequenti interventi di pulizia della terra dalle infestanti.
La semina a file è la più utilizzata negli orti. Consiste nell'interrare i semi su righe parallele opportunamente distanziate a seconda delle specie coltivate. E' la tecnica che maggiormente si adatta alle più frequenti operazioni colturali, dalla sarchiatura alla rincalzatura, oltre a favorire una irrigazione ottimale.
La semina a postarelle si esegue interrando i semi (solitamente a gruppi di due o tre) in buchette equidistanti tra loro sulle file. Dopo la germinazione si eliminano le piantine in eccesso, lasciandone una per buca.

Molte piante da orto si adattano particolarmente alla semina precoce in letto caldo al coperto, in semenzai riscaldati e in vasetti o cellette. A tal fine, è possibile ricavare delle piccole serre coperte di materiale trasparente al riparo dal vento e dalle basse temperature notturne, all'interno delle quali effettuare la semina a spaglio di varietà orticole che saranno successivamente messe a dimora in piena terra nei mesi caldi. In alternativa si può ricorrere a semenzai mobili costituiti da contenitori posti al coperto, pieni di terriccio fine tenuto costantemente umidio fino all'avvenuta germinazione. Per le varietà che risentono maggiormente degli stress dovuti ai trapianti (per esempio, le cucurbitacee) è necessario ricorrere a vasetti pieni di terra all'interno dei quali interrare due o tre semi. Dopo la germinazione sarà opportuno diradare le piantine lasciandone una per vasetto, trapiantando quest'ultima all'aperto insieme al pane di terra attaccato alle radici, quando sarà spuntata la seconda-terza foglia vera.

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