mercoledì 17 febbraio 2010

Operazione "cucurbita"

Qualche tempo fa postai la foto di una zucca che avevo trovato su una bancarella di un mercato del centro. Dopo qualche peripezia sono riuscito a identificarne la varietà, anche con il prezioso aiuto di un biologo svizzero esperto di zucche. Poi ci ho preso gusto e ho dato il via al divertente giochino del dare un nome a ogni varietà cucurbitacea che mi capitava fra le mani.

La prima zucca oggetto delle mie paturnie è stata lady Berrettina Piacentina, varietà tipica italiana molto conusciuta nel nord, soprattutto a Mantova e nelle province emiliane, dove è apprezzata per la polpa che si presta bene alla preparazione dei tortelli.


La seconda zucca è stata ottenuta da semi prelevati da un esemplare consegnatomi da un contadino nel sud della Puglia. La forma tondeggiante del frutto, le costolature marcate, la consistenza della polpa e la conformazione dei semi sono riconducibili perfettamente alla diffusa varietà Moscata di Provenza.


Della terza zucca non sono riuscito con esattezza a identificare la varietà. A giudicare dalla forma potrebbe trattarsi di un esemplare del classico tipo Zucca di Napoli, magari non arrivato perfettamente a maturazione, il che giustificherebbe le dimensioni non particolarmente generose del frutto. In ogni caso, poichè molte varietà di cucurbita moschata presentano forme simili, non voglio sbilanciarmi troppo e preferisco lasciare a voi l'ultima parola.


La quarta zucca sembrerebbe appartenere a una delle tante varietà del tipo butternut. La buccia è liscia, le dimensioni del frutto piuttosto ridotte, motivo per cui ho buone ragioni di ritenere che si tratti di una varietà di butternut precoce o Early Butternut, probabilmente ibrida. Quest'anno proverò a piantarne i semi, vedremo se ne viene fuori qualcosa.


Infine, l'ultimo esemplare è stato l'oggetto di un vero e proprio mistero. Qualcuno l'ha associato alla varietà Vert d'Espagne, qualcun'altro alla Potiron d'Argentine. Io rimango scettico su entrambe le ipotesi, ma non riesco a fornire alcuna valutazione alternativa minimamente attendibile. Date le dimensioni e la conformazione della buccia avevo azzardato con la Anna Swartz, poi mi hanno fatto presente che la forma del frutto non c'entra niente con la tipologia hubbard. Chi ha qualche idea interessante la metta pure in campo. Il dibattito è aperto.

7 commenti:

TroppoBarba ha detto...

Potrebbe essere una sorta di ibrido. Ce la puoi far vedere tagliata? E' il primo anno che la coltivi?

ortolandia ha detto...

Non l'ho coltivata io. L'ho acquistata in Toscana. Ovviamente non c'era scritto il nome della varietà.
Proverò a coltivarla quest'anno...

DonPedro ha detto...

Anche secondo me è frutto di un ibridazione naturale.

Novelinadelorto ha detto...

Grazie x esserti unito al mio blog e complimenti x la racolta delle cucurbite...:-D

davide ha detto...

Forse questo link ti può essere d'aiuto:
http://mimmapallavicini.wordpress.com/2010/01/18/il-ritorno-delle-zucche-in-forma-di-semi/

Ciao,
Davide

Barba ha detto...

Per fortuna che mia moglie non usa computer e non bazzica i blog perchè se no sarebbe qui incollata a sbavare davanti alle tue zucche. Le piaciono tantissimo e se le cucina in vari modi (io faccio fatica a mangiarle). Dalle sue parti si mangiano i "pestarei" tipico alimento a base di zucca e latte.

leodp - at - yahoo.com ha detto...

Ciao,
e' la cucurbita maxima "Delica", chiamata anche mantovana perche' usata molto tra Mantova e Piacenza per fare i famosissimi tortelli di zucca.
E' molto dolce e saporita, si puo' farne una buona marmellata aggiungendo alla polpa qualche mela cotogna, zucchero e cannella.

Ciao, Leo