venerdì 8 aprile 2011

Diradamento e ripicchettaggio delle piantine

Piantina di zucca appena ripicchettata
Qualche giorno dopo aver dato il via al festival delle semine, cominceremo a vedere i primi dicotiledoni spuntare dalla terra. I semi di insalata saranno i primi a germogliare. Seguiranno basilico, zucche e zucchini, meloni e cetrioli, pomodori, melanzane e peperoni, ecc.
Alcune aromatiche daranno filo da torcere alla nostra pazienza. Il prezzemolo richiede anche oltre venti giorni a germogliare ed occorre talvolta seminarlo più volte prima di riuscire a vedere spuntare qualcosa dalla terra. Attenzione al peperoncino: alcune varietà vi faranno diventare matti.
Una volta viste nascere le nostre piantine, dovremo prenderci cura di loro prima che arrivi il tempo dei trapianti in piena terra. A questo punto, una delle principali operazioni da effettuare è certamente il ripicchettaggio. Si tratta di una manovra con la quale estrarremo le nostre piantine dalla terra e procederemo al trasferimento di ciascuna di esse in un vasetto, per garantire loro lo spazio e il nutrimento necessari a crescere e svilupparsi. Per pomodori, melanzane e peperoni sarà opportuno effettuare questa operazione quando avremo visto spuntare la terza foglia vera. Per le cucurbitacee sarà invece necessario effettuare tale operazione entro una settimana dalla germinazione. Dopo pochi giorni, infatti, le piante di zucca, zucchino, melone e cetriolo diventano particolarmente sensibili agli stress da trapianto.
Nel caso di semine particolarmente fitte, prima di effettuare il ripicchettaggio potrebbe risultare opportuno eliminare alcune piantine tramite diradamento, sacrificando i germogli più deboli e garantendo lo spazio tecnico per le nostre manovre di trapianto. Queste ultime avranno più probabilità di successo se avremo l'accortezza di lasciare attaccato alle radici il pane di terra nel quale queste ultime avranno attecchito. A tal scopo potremmo servirci di un cucchiaio o di un coltello con il quale "tagliare i pani", estraendo con delicatezza piccoli blocchi di terriccio sui quali troveremo ancorate le piantine, cercando di danneggiarne il meno possibile le fragili radichette.

2 commenti:

funtanin ha detto...

"Attenzione al peperoncino: alcune varietà vi faranno diventare matti".
Santissime parole: ne avessi mai visto nascere UNO.
In quanto a zucche e zucchini io semino direttamente nei vasetti così evito il primo trapianto.
Lo stesso faccio coi cardi e i cavoli: sembra che funzioni.
Adesso scappo a bagnare: c'è un caldo tropicale da me!

cooksappe ha detto...

prendo nota ;)