venerdì 6 giugno 2008

Come nasce un orto sul balcone

In attesa della fuga dalla città, per evitare di farmi divorare lo stomaco dalla gastrite, ho deciso nel marzo scorso di rinfrancare lo spirito dedicandomi per un po' alle cose semplici e rilassanti. Ho approfittato della pausa dalle rogne quotidiane di un fine settimana come altri per pianificare l'allestimento di un orto, al quale avrei compiutamente potuto dedicarmi quando dopo un paio di giorni fossi tornato finalmente a casa per la settimana pasquale. Nel frattempo, con la curiosità morbosa del neofita, ho cominciato a sperimentare qualche prima piccola tecnica di coltura, approfittando del luminoso balcone della mia nuova stanza e della rarissima opportunità di poter usufruire di un fazzoletto di terra ai piedi dell'appartamento nel quale mi ero da poco trasferito. Ho predisposto i semenzai al coperto per favorire i germogli al riparo dalle ultime gelate di marzo, procedendo poi alla semina del basilico, del pomodoro e del peperone. Il prezzemolo e la rucola hanno trovato posto nel terriccio ben drenato dei vasi più grandi, dove sarebbero rimasti fino alla raccolta. In mia assenza tutto avrebbe riposato al buio, ma avrei dato incarico a qualche volenteroso inquilino di tenere il terreno ben umido e di areare di tanto in tanto la stanza per dare respiro di futuri germogli.
Non avrei mai immaginato che questo piccolo capriccio si sarebbe presto tramutato nella passione alla quale dedico ancora oggi la gran parte del tempo libero delle mie giornate.

1 commento:

Mallo2011 ha detto...

Ciao,
sono d'accordo con te, l'Orto sul Balcone è un passatenpo sano e rilassante, un modo per ricuperare energie fisiche e mentali dopo una giornata di lavoro.
Ed è anche un modo per promuovere la biodiversità (nei vasi conviene coltivare ortaggi inusuali, certamente non quelli che troviamo già al supermercato) come tu stesso sostieni in molti post di questo interessante blog!
Ciao
Mallo2011