domenica 26 aprile 2009

I sedani e le piogge di primavera.

E' tornata la pioggia praticamente in quasi in tutta la penisola. Niente di strano, aprile è sempre stato un mese imprevedibile, capace di regalare intere settimane calde e soleggiate, ma anche lunghe giornate uggiose e piovose e non di rado ultimi colpi di coda dell'inverno con l'insidia di qualche inaspettata brinata notturna.
Per chi ha già messo a dimora cicorie e insalate estive, bietole e cavoli o ha approfittato dell'ultimo momento utile per la semina degli spinaci, l'acqua che vien giù copiosa dal cielo sa di provvidenziale. Anche pomodori, peperoni o melanzane, zucche, zucchini o meloni, allo spuntare del prossimo sole di aprile, dovrebbero giovarsi della pioggia caduta in questi giorni e cominciare a vegetare con i loro spettacolari accrescimenti di metà primavera.
I sedani che ho piantato prima della partenza pasquale aspettavano la pioggia come manna dal cielo. Ho dovuto rimuovere le foglie secche esterne per lasciare spazio al neonato fogliame centrale. Dopo quindici giorni le giovani piante hanno mostrato ancora scarsi segni di accrescimento. D'ora in poi provvederò a eseguire irrigazioni più frequenti, senza aspettare che la pioggia faccia da sola il suo dovere, come sarebbe da aspettarsi in una città umida come questa.
I sedani necessitano di irrigazioni quasi giornaliere e di un costante apporto di sostanza organica. Alcune settimane prima dalla raccolta, per ottenere un prodotto tenero e gradevole al palato, è necessario intervenire con la rincalzatura o imbianchimento, ricoprendo i fusti con cumuli di terra o con rotoli di cartone oppure legando le coste ai tre quarti per impedire l'esposizione della pianta ai raggi del sole.

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